martedì 13 marzo 2012

Letti: Condominium (1975)

Il perverso mondo degli uomini.


Autore: James Graham Ballard
Nazione: Inghilterra
Versione: Cartacea



IN BREVE:
“In seguito, mentre mangiava del cane seduto sul balcone, il dottor Robert Laing ripensò agli insoliti avvenimenti che si erano succeduti all'interno dell'enorme condominio nel corso dei tre mesi precedenti. Adesso che tutto era tornato alla normalità, si stupiva che non ci fosse stato un inizio preciso, un punto oltre il quale le loro vite erano entrate in una dimensione decisamente sinistra. Con i suoi quaranta piani, mille appartamenti, supermercato, piscine, banca e scuola materna, il condominio offriva sufficienti occasioni per scatenare violenze e accentuare conflitti. Ma il suo appartamento-studio al venticinquesimo piano era l'ultimo posto al mondo che Laing avrebbe scelto come terreno di scontro.”

INTRODUZIONE:
James Graham Ballard è stato uno scrittore di fantascienza alquanto atipico. La sua narrativa si concentra sull'interiorità dell’essere umano, lasciando da parte costellazioni e tecnologie più o meno avveniristiche, immergendo i protagonisti in contesti estremi ed apocalittici perennemente avvolti in una patina di perversione e marciume assortito. Tralasciando le opere più famose (“Vento dal nulla”, “Crash” e “Terra bruciata”, solo per citarne alcune) vorrei focalizzarmi su “Condominium”, romanzo acquistato presso una bancarella di libri usati una decina d’anni fa…





APPROFONDIAMO:
Ambientato nella Londra del ventesimo secolo, “Condominium” descrive il disfacimento sociale, fisico e morale degli abitanti di un gigantesco condominio futuristico con oltre mille appartamenti. La situazione precipita in maniera repentina ed imprevedibile, passando da banali ed abituali scaramucce tra vicini ad una progressiva ed incontrollata regressione allo stato tribale di tutti i condomini, trasformando illustri avvocati, registi, professori ed attori in pericolosi cavernicoli trincerati nel propri territori/piani in perenne lotta per il cibo, il sesso ed il controllo della “torre” e quindi del potere. Lontani dal mondo esterno, gli abitanti del grattacielo danno libero sfogo a tutte le proprie perversioni, liberi dalle costrizioni della morale, della fede e della società. Viene quindi a formarsi un mondo nel mondo avulso da quello reale, dove le regole dettate dalla modernità vengono stuprate e fatte a pezzi, ponendo la forza bruta come linea di demarcazione tra i vincitori ed i vinti, e la violenza come unico mezzo praticabile e rispettato. Lo scrittore britannico è abilissimo nel raccontare in maniera diretta e brutale il decadimento ambientale, etico e umano che vede coinvolti i personaggi del racconto, descrivendo con grande efficacia situazioni destabilizzanti, barbariche, animalesche. Ballard schermisce ed infastidisce il lettore trasformando un dentista in un sadico torturatore, affamate madri in voraci cannibali e rispettabilissimi padri di famiglia in selvaggi stupratori. Le fondamenta stesse della cosiddetta società civilizzata vendono messe in ridicolo, spogliate dalla finta patina di perbenismo che le rende comunemente accettate e condivise. Quello che resta è solo l’uomo, bestia estremamente pericolosa perché nichilista, distruttiva perché mai sazia, viva perché bramosa di sangue e di violenza. "Condominium" lascia spiazzati in molti dei suoi passaggi, restituendo al lettore un costante senso di disagio e di sibilante angoscia, ma il ritmo narrativo vorticoso e l’incredibile profondità dei protagonisti creati da Ballard non può che rendere unica la lettura di questo libro, un opera beffarda e cinica che sarà molto difficile da dimenticare e, soprattutto, da digerire. 





GRAN FINALE:
  • Nessuna galassia da esplorare ma solo l'oscuro universo interiore umano.
  • Cinico, perverso e brutale ma molto affascinante.
  • Protagonisti dalla personalità mai scontata e banale.


FATTORE NICOTINA:








Post precedente nella sezione Letti: Gli occhi di Heisenberg (1966)


1 commento:

  1. In effetti non ho mai particolarmente amato "Condominium" di Ballard ma, visto in retrospettiva, direi che sta alla base di altri romanzi che ho apprezzato maggiormente forse perché più mirati a specifiche tematiche. Faccio riferimento, ad esempio, a "Super-Cannes" e "Cocaine Nights". Riuscendo a scoprire su quale scaffale si sia nascosta la mia copia, potrebbe essere comunque una buona idea procedere a una sua rilettura.

    /f

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