Regia: Lars von Trier
Nazione: Danimarca
Due sorelle e l'apocalisse.
Lars von Trier ha dimostrato di saper incanalare attraverso le sue opere i propri tormenti esistenziali, utilizzando la macchina da presa per scavare nel torbido delle coscienze dei personaggi, mettendone a nudo contraddizioni, fobie ed orrori interiori.
Non c'è spazio per un finale liberatorio e conciliante, tutto ammutolisce di fronte alla pochezza dell'essere umano e di tutti i suoi legami, siano essi affettivi o professionali.
Melanchonia non concede nulla al pubblico distratto e superficiale che dal cinema cerca solo intrattenimento, stuprandolo con immagini dall'impatto visivo dirompente e visionario, raccontandosi lentamente e mai in maniera pienamente esplicita.
La minaccia costante e crescente del pianeta Melancholia è la scintilla che innesca l'inevitabile rogo emotivo dei protagonisti, destinati a fallire, ad arrendersi di fronte alla propria impotenza.
Alcune trovate geniali (il misuratore di pianeta artigianale) creano una tensione incredibile, ma sono le immagini d'apertura e di chiusura ad incantare ed a lasciare il segno, esempi di puro cinema d'autore.
L'ennesimo tassello artistico del folle puzzle Trier, un'opera difficile ed impegnativa che non lascerà insoddisfatti gli amanti del regista danese.
Melancholia
Trailer italiano
Nessun commento:
Posta un commento