Etichetta: Mellow Records
Nazione: Italia
Versione: CD
Se si vuole parlare d'ottima musica anni Settanta è d'obbligo menzionare il grande contributo apportato da bands come Area, Premiata Forneria Marconi, Le Orme ed Osanna, protagoniste della nascita di una scena progressive rock che avrebbe raccolto meritati consensi anche oltre i confini nazionali, sviluppando attraverso variegate sfaccettature ed umori i dettami "imposti" della scena anglosassone.
Nel 1975 i milanesi Maxophone pubblicarono il primo (ed unico) omonimo lavoro sulla lunga distanza, eclissandosi lentamente nella sempre più crescente indifferenza commerciale che in quegli anni colpiva il genere progressivo in Italia.
Quel che resta di loro è questa monumentale opera prima, un lavoro ricco di fascino e ricercatezza melodica, eseguito con invidiabile perizia tecnica.
Ma è negli arrangiamenti che "Maxophone" stupisce.
Il caldo suono della band lombarda unisce con disinvoltura eleganti sprazzi jazz a fughe progressive mai esasperate, lasciando intatto il fluire della melodia, protagonista indiscussa di tutte le composizioni e vero asso nella manica dei Maxophone.
Le note dipingono paesaggi solari e "bucolici" dal grande impatto emotivo, creando scorci sonori ricci di sfumature positive, rilassanti, pacate.
C'è anche spazio per momenti rock più incisivi, ma l'estremo gusto artistico dei lombardi non viene mai meno e l'ascoltatore non potrà che goderne, brano dopo brano, ascolto dopo ascolto.
Perché, nonostante la storia sia stata ingiusta con questa band, "Maxophone" resta uno degli episodi migliori di tutta la scena rock progressiva italiana e non, una stella cadente dalla coda troppo corta ma dalla luminosità abbagliante.
Maxophone "C'è un paese al Mondo"
TV show - 1976
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