"Scoprire i Pokémon a trentasei anni."
Voglio raccontarvi una storia.
Una di quelle storie del cazzo di cui non frega niente a nessuno, ma che noi sfigati amiamo sussurrarci nelle orecchie. Mentre ci palpeggiamo, nudi e sudati. Mio nipote, di nove anni, è un videogiocatore serio. Si applica e gioca con grande attenzione. Ammira, stupito, la mia imbarazzante collezione videoludica e non perde occasione per far rosicare tutti i suoi amici, portandoli al cospetto di quella muraglia che troppi soldi ha sottratto al mio portafoglio.
Una di quelle storie del cazzo di cui non frega niente a nessuno, ma che noi sfigati amiamo sussurrarci nelle orecchie. Mentre ci palpeggiamo, nudi e sudati. Mio nipote, di nove anni, è un videogiocatore serio. Si applica e gioca con grande attenzione. Ammira, stupito, la mia imbarazzante collezione videoludica e non perde occasione per far rosicare tutti i suoi amici, portandoli al cospetto di quella muraglia che troppi soldi ha sottratto al mio portafoglio.
Un giorno mi chiede:
"Zio, ma non hai niente dei Pokémon (ha precisato l'accento)?"
"No..."
"Mah... Che videogiocatore sei se non giochi ai Pokémon? Eh?"
La sconfitta.
Il fallimento.
La locura.
Sfoderando un sorriso da vecchio lupo di mare, si avvicina e mi porge la cartuccia di Pokémon Y.
"Tieni, te lo presto io! Vediamo che sai fare!"
Da quel giorno allevo creature, le faccio accoppiare e coltivo le mie bacche meticolosamente, mentre aspetto che qualche bestiola si digipokévolva e rompa il culo a tutti quei zoofili che incontro tra cespugli, caverne e villagi turistici dal dubbio gusto estetico. Tutto in nome della famiglia, del farming, del grinding e dell'onore del TVUE HAVDCOVE PVO GAMEV. Sono uno zio, una persona ed un giocatore migliore.
E sconfiggo mio nipote con molto piacere.
Ma Pikachu mi sta ancora pesantemente sul cazzo perché, ammettiamolo serenamente, Psyduck gli caga in testa, con quello suo sguardo così intelligente e vispo. Nonostante il giallo sia un colore di merda.
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